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A Saxa Rubra davanti alla Palazzina del Tg3, a 24 anni dall’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, per dire che noi non archivieremo l’inchiesta sulla loro morte, al di là della decisione del tribunale, attesa per metà aprile. L’impegno che le giornaliste e i giornalisti prendono è di andare avanti a cercare la verità e giustizia per Miran e Ilaria”. Ad anticiparlo è Vittorio Di Trapani, segretario dell’Usigrai, a margine della presentazione del Prix Italia, giunto al 70/o compleanno.
«Così come un innocente dopo 16 anni è stato scarcerato grazie a un’inchiesta giornalistica – aggiunge Di Trapani – così noi abbiamo il dovere di proseguire in questo compito. E forse lo strumento può essere anche quello introdotto nel contratto, l’idea di Morrione di un nucleo indipendente di giornalismo investigativo, per continuare a indagare. Lo dobbiamo al papà di Ilaria che non c’è più, a Luciana (la madre, ndr) che giustamente cerca ancora verità, alla nostra professione e in generale a tutti i cittadini: sapere chi e perché ha ucciso Miran e Ilaria. La magistratura fa il suo lavoro, noi giornalisti dobbiamo fare il nostro».

L’iniziativa è condivisa con Fnsi.

Fonte: Fnsi

 

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