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Obiettivo completare riforma

Allarme per l’escalation di minacce e querele temerarie contro i giornalisti ‘’a livelli preoccupanti’’ nel paese e nel Lazio è stato espresso dalla presidente dell’Ordine regionale Paola Spadari nella relazione all’assemblea di bilancio tenuta ieri a Roma nella sede della Fnsi e che ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2017 , che si chiude in sostanziale pareggio,  e quello  preventivo per il 2018.

    ‘’Il 2017 – è stato rilevato tra l’altro – è stato un anno ancora segnato dal perdurare della crisi dell’editoria con gravi contraccolpi sulle redazioni e dall’aggravarsi del fenomeno delle minacce  e delle querele a danno dei colleghi in gran parte precari operate dalla malavita organizzata e dai poteri forti con intento intimidatorio. Questo fenomeno, che ha costretto molti colleghi a vivere sotto scorta, ha fatto del Lazio la regione più colpita  con un incremento dell’8% dei casi rispetto al 2016  e con il  33% dei 423 casi riscontrati a livello nazionale’’ (dati forniti da Ossigeno per l’informazione). .

    ‘’L’Ordine del Lazio insieme all’Ordine ed al sindacato nazionale e alle altre organizzazioni di categoria si è impegnato anche nell’anno appena trascorso con iniziative di sensibilizzazione a difesa dei colleghi contribuendo all’istituzione al ministero dell’interno  di un Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti che ha cominciato ad operare. Ma – ha rilevato la presidente – è necessario proseguire nel nostro impegno  per eliminare le cause alla base del fenomeno di precarizzazione e sfruttamento dei colleghi  e che li espongono maggiormente alle intimidazioni.  Sul versante dell’occupazione infatti  la situazione del Lazio non si discosta dal quadro nazionale che perdura negativo. In particolare registriamo il trasferimento al nord di importanti realtà editoriali come Sky e la sofferenza di alcune agenzie  di informazione primaria,  ultima Askanews. A questi colleghi, impegnati in una difficile vertenza,  rinnoviamo la nostra vicinanza’’.

   Il  2017  ha tuttavia portato qualche risultato positivo. In Parlamento è stato approvato  un provvedimento di legge di sistema per l’editoria che, ‘’per la prima volta dal 1963 anno del varo della nostra legge istitutiva,  interviene organicamente con norme dedicate all’Ordine dei giornalisti. Questo provvedimento, da noi sollecitato da anni, ha infatti consentito snellezza e maggiore operatività ai componenti della nostra rappresentanza nazionale riformandone la governance. Ora questo lavoro, va completato con la riforma della legge istitutiva non più adeguata alla professione profondamente cambiata e che deve prevedere la modifica dell’accesso alla nostra professione. Una commissione per la predisposizione di questa riforma, istituita al Consiglio nazionale, sta lavorando a questa proposta che dovrà essere presentata all’attenzione del nuovo parlamento. Il provvedimento di legge approvato l’anno scorso ha visto il coordinamento dell’azione dei presidenti regionali dell’Ordine a favore della riforma dell’Ordine che ha aperto una nuova e positiva stagione di interlocuzione con i nuovi vertici dell’Ordine nazionale. Questa azione dovrà proseguire per portare a termine gli obiettivi  comuni nell’interesse dei colleghi e dei cittadini’’.

  La presidente nella sua relazione ha tuttavia ricordato  che in Parlamento si è arenata la riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa  che nel nostro paese ancora prevede il carcere per i giornalisti e che la legge sulle intercettazioni telefoniche appena varata ‘’presenta dei punti critici’’.

 Quanto alla formazione si è  concluso il primo triennio di applicazione dell’obbligo per la categoria ‘’le cui norme vanno migliorate insieme a quelle dell’attività di disciplina dei consigli territoriali nella direzione di una maggiore professionalizzazione’’.

      L’Ordine del Lazio nel 2017 ha accreditato 162 corsi formativi che nel primo triennio (2014 – 2016) sono stati 658.  Nei primi mesi di quest’anno i corsi accreditati sono stati 88, tutti gratuiti. ‘’Intendiamo proseguire il lavoro venendo incontro alle esigenze formative dei colleghi e soprattutto al loro necessario aggiornamento professionale in favore della corretta e rigorosa informazione cui tutti gli iscritti al nostro albo professionale, con senso di responsabilità e onestà intellettuale devono individualmente attenersi’’.

Il bilancio 2017, approvato dall’assemblea degli iscritti all’unanimità, si chiude con un avanzo di esercizio 14.606 euro. Le entrate sono ammontate a un milione 539 mila euro e le uscite a un milione 525 mila euro. Le quote annuali sono state pari a 952.635 euro, già detratte dalle quote spettanti all’Ordine nazionale. Tra le uscite le spese sostenute per gli organi dell’ente che sono state pari a 291 mila euro (in allegato tutte le cifre).

Sostanzialmente stabile la consistenza dell’albo degli iscritti nel Lazio. Che conta 7847 professionisti e 11475 pubblicisti.

Seguendo una tradizione consolidata al termine dell’assemblea sono stati premiati i colleghi con 50 anni di iscrizione all’albo dei giornalisti del Lazio.

Le targhe celebrative  sono state consegnate a 59 colleghi, di cui 41 professionisti e 18 pubblicisti.

 

 

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