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Chiude l’agenzia di stampa che racconta le periferie del mondo. Dopo 18 anni, si fermano i lanci della Misna, la struttura d’informazione gestita dagli ordini religiosi dei missionari della Consolata, dei Comboniani, dei Saveriani e dal Vaticano attraverso il Pontificio istituto missioni estere. Durissimo l’atto d’accusa dell’assemblea dei giornalisti che in una nota “stigmatizzano l’assenza di proposte concrete da parte dell’editore e il rifiuto alla manifestata disponibilità della redazione di considerare soluzioni in grado di affrontare le crisi aziendali che facciano leva sugli ammortizzatori sociali disponibili”: una linea che, secondo l’assemblea dei redattori, rivela “una crisi più ampia, e ancor più grave, poiché investe ideali e motivazioni”. Nel comunicato, pubblicato sul sito web di Misna e trasmesso anche dalla Radio Vaticana, la redazione, con i collaboratori e i traduttori, si dice “sconcertata per un grave errore, compiuto in un momento più che mai delicato per l’informazione da e con i Sud del mondo”.

Fondata nel dicembre del 1997 dal padre comboniano Giulio Albanese, Misna ha raccontato i luoghi e le storie che in genere sono più lontani dai riflettori. Anche nelle ultime 24 ore, ad esempio, i ‘lanci’ d’agenzia hanno focalizzato l’attenzione sull’emergenza colera in Kenya, la lotta all’oppio in Myanmar, il riarmo del Vietnam contro la Cina. Una voce alternativa, in difesa della quale il segretario della Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo, ha chiesto “un sussulto di orgoglio ai padri missionari” affinché “non si spenga quella che per molti rappresenta la voce degli ultimi”.

“Doveva essere il Giubileo della Misericordia. Non lo sarà per i redattori di Misna” aggiunge il sindacato dei giornalisti, nell’evidenziare che “la perdita di posti di lavoro in questo caso significa la fine dei contatti in zone del mondo come Africa e Asia, in cui la democrazia non attecchisce, non si radica, è solo un miraggio: avviene tutto questo quando la spinta di papa Francesco ad evangelizzare in modo nuovo il mondo sembra aver svegliato le coscienze”.

Fonte: www.repubblica.it

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