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Vogliono dare uno scossone perché stanchi dell’immobilismo del settore. Per questo gli edicolanti aderenti ai principali sindacati di categoria (Sinagi Cgil, allo Snag e all’Usiagi Ugl), hanno deciso di lanciare LeggieVendi.

In pratica il lettore potrà riconsegnare il giornale acquistato all’edicola da cui lo ha comprato – in tempi che dipendono dal prodotto: quotidiano (entro le 13), settimanale (due giorni) e mensile (una settimana) – e si vedrà restituire il 50% del prezzo di copertina. Il giornale restituito, divenuto di proprietà dell’edicolante, potrà essere rivenduto a metà prezzo.

Sulla carta è un’operazione di marketing per dare impulso al mercato delle edicole e avvicinare gli italiani alla lettura. Ma non è difficile cogliere nell’iniziativa anche una provocazione nei confronti degli editori e della distribuzione, accusati dagli edicolanti di non tenere in alcun conto i problemi della rete di vendita. Tra l’altro negli ultimi anni per l’effetto della crisi centinaia di edicole hanno cessato l’attività.

“Nel deserto di idee che dilaga dagli editori alla distribuzione, al governo è un modo concreto per trasformare gli edicolanti in concreti piccoli imprenditori”, afferma Armando Abbiati, presidente dello Snag. “Del resto anche la legge ci consente di praticare degli sconti. Quindi, il rivenditore potrà scegliere quale testata includere di volta in volta nell’operazione LeggieVendi. Ma non n questo modo pensiamo di contribuire ad aumentare il lettorato, facendo felici anche gli inserzionisti pubblicitari e gli stessi editori”.
Sulla stessa linea Giuseppe Marchica, segretario del Sinagi Cgil, afferma che LeggieVendi “spingerà il pubblico a leggere di più e rientrare in edicola”. “Di certo”, aggiunge, “sarà più efficace di operazioni, tipo cut prize, servite soltanto a deprezzare il prodotto”.
Uno degli obiettivi degli edicolanti è arrivare a un serio confronto con gli editori per avviare progetti seri di rilancio del settore. L’operazione LeggieVendi partirà dopo che, a fine ottobre, le tre sigle sindacali riuniranno i loro aderenti in assemblee per ora previste a Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma e Napoli.

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