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Nella “democrazia elettronica il tasso di opacità potrebbe non essere minore rispetto al tradizionale gioco democratico. Occorrerà avere spirito critico rispetto a quello che può apparire un calcolo matematico. Non sarebbe male se l’opinione pubblica accendesse qualche riflettore in più sulla democrazia elettronica”. Lo ha detto il Garante della Privacy Antonello Soro, parlando con i giornalisti a margine del convegno “Uomini e macchine. Protezione dati per un’etica del digitale”, organizzato dall’Autorità in occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali.

   A chi gli chiedeva se fosse aumentata l’attenzione da parte delle forze politiche italiane su questi temi dopo il provvedimento emesso dall’Autorità nei confronti della piattaforma del M5s Rousseau, Soro ha risposto: “Sul caso specifico non sono ancora in grado di aggiungere nulla”. Tra gli argomenti delle domande anche il tema delle fake news: “Mi sembra che in Italia si sia sufficientemente sollevato e ancora bisognerà farlo, un atteggiamento di grande attenzione nei confronti dei rischi per la circolazione di informazioni false nella rete, che non sono figlie degli algoritmi, ma degli uomini che usano gli strumenti della rete. La risposta, quindi, non può essere genericamente affidata agli algoritmi, rischieremmo di fare un corto circuito. Dobbiamo mettere in conto che non tutto quello che appare obiettivo lo è necessariamente”.

(ANSA)

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