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Libertà di stampa sempre più a rischio dopo il golpe fallito in Turchia. Intervistato dal Corriere della Sera, Can Dündar, direttore del quotidiano Cuhmuriyet, condannato in primo grado a cinque anni e dieci mesi per “rivelazione di segreto di Stato”, osserva: “i mezzi di informazione filo-governativi hanno già iniziato la caccia alle streghe contro i giornalisti di opposizione”. E aggiunge: “la situazione peggiorerà sicuramente per i media in generale, con un potere ancora più forte nelle mani di Erdogan”.

Dopo il rientro del presidente Erdogan in Turchia, la polizia ha fatto arrestare 3 mila persone, soprattutto militari e magistrati, e ha bloccato l’accesso ad una ventina di siti di informazione, oltre che a Twitter, Facebook e Youtube.

Dündar, secondo cui il tentato colpo di stato “non è stata una farsa”, insieme al collega Erdem Gül, è divenuto famoso a livello internazionale e ha cominciato ad essere perseguitato dal regime, dopo aver rivelato, con un articolo, il traffico di armi gestito dai servizi segreti tra la Turchia e la Siria.

Fonte: www.primaonline.it

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